Filosofia #"Vivere" il presente #riflessione del giorno **2024.03.29**

Ho ricevuto, da una persona (*) veramente in gamba la seguente storia vera, invito a leggere nella sua interezza. Le conclusioni indicate sono eccellenti (riferite al concetto di "Presente")...

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Un uomo si mise a sedere nella stazione L'Enfant Plaza della metro di Washington D.C. e iniziò a suonare il violino. 

Era il freddo mattino del 12 gennaio 2007. Eseguì sei pezzi di Bach per circa quarantacinque minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era previsto che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione della metro, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono tre minuti, un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. 

Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi, poi si affrettò, per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.

Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. 

Pochi minuti più tardi, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. 

Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di tre anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. La madre lo strattonò con decisione e il bambino continuò a camminare girando la testa per tutto il tempo. Stesso comportamento ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.

Nei quarantacinque minuti in cui il musicista suonò, solo sei persone si fermarono e rimasero qualche momento.

Circa 27 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32,17 dollari da questi 27 passanti. 

Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, né ci fu alcun riconoscimento.

Un solo passante lo riconobbe, su 1.097. Nessun altro se ne rese conto, però il violinista era Joshua Bell, uno dei massimi musicisti al mondo (violinista e direttore d'orchestra). Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, col suo violino del valore di 3,5 milioni di dollari.

Due giorni prima della metro, Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito alla Simphony Hall di Boston; i posti in platea costavano oltre 100 dollari.

Questa storia è vera, documentata. L'esecuzione di Joshua Bell, ripresa da una telecamera nascosta in incognito nella stazione, venne organizzata dal quotidiano Washington Post come esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. 

La domanda era: in un ambiente comune, a un'ora inappropriata, percepiamo la grandezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? 

Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato? Per l'articolo su questo esperimento, intitolato Pearls Before Breakfast, pubblicato l'8 aprile del 2007, 

https://www.stateofmind.it/2023/07/esperimento-violinista-metro/

Weingarten vinse il Premio Pulitzer 2008, per il miglior articolo dell'anno.

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Però la vera domanda su cui potremmo riflettere è: se non abbiamo il tempo per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare una musica straordinaria, quante altre cose della vita ci stiamo perdendo? Riusciamo ad apprezzare ciò che la vita ci offre?  

Siamo così distratti dalle vicende quotidiane e poco attenti da non cogliere il valore che ci circonda?

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Aggiungo che, la parola "Presente", gia' contiene, di suo, la parola (implicita) "regalo"...

Viviamolo quindi, questo regalo, come se stessimo, ad esempio, centellinando, ogni goccia di un "vino eccellente"... (**)

(*) Che, qualche anno fa, tenne un interessantissimo corso, in piu' giorni, di cui tengo tutt'ora, come se fossero "reliquie", tutti gli appunti scritti a mano, a portata di mano (50 pagine A4)

(**) invito a leggere anche questo articolo
https://www.abeautifulmind.it/2021/01/religione-avvento-2020-meditazione.html

infine due aforismi:

"Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno. Né il primo né l’ultimo. L’unico."

(Pablo Neruda)

“Abbiamo due vite. La seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una“.

(Confucio)

[fonte]

https://lucasadurny.com/de-brevitate-vitae/

Libro #Office of Cards: Una guida pratica per raggiungere il successo e la felicità nelle grandi aziende (e nella vita)

Questo manuale di Ingegneria della Vita e' stato proposto dall'autore per trovare idee, e dare strumenti, per migliorare il proprio livello di soddisfazione con il proprio lavoro e, dato che molte di queste regole si applicano a tantissime situazioni, anche nella vita in senso lato.

https://www.amazon.it/dp/1916445659 


Filosofia #il nostro sacco dei pregi e dei difetti

Mi e' sempre rimasta impresso questa "storiella"...

A tempo debito approfondirò quale sia la fonte piu' attendibile...

"In Gilberto de Nucci c'è una eccellente immagine riguardo al nostro comportamento. Secondo lui, gli uomini camminano sulla superficie della Terra in fila indiana, ciascuno trasportando un sacco davanti e un altro dietro.

Nel sacco davanti, noi mettiamo le nostre qualità. Nel sacco di dietro, serbiamo tutti i nostri difetti.

Perciò, durante il viaggio della vita, teniamo gli occhi fissi sulle virtù che possediamo, legate al nostro petto. Nello stesso tempo, notiamo impietosamente, sulle spalle del compagno che ci sta davanti, tutti i difetti che egli possiede.

E ci riteniamo migliori di lui - senza capire che chi ci segue sta pensando la stessa cosa di noi." 

(Paulo Coelho)

Fonte

https://spazioinwind.libero.it/lullabyte/coehlo.htm

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versione alternativa

Aforisma del 4 maggio di Wikiquote

// Wikiquote


“Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli.„

 Fedro


COMMENTO: Interessante aforisma che spiega come mai, ognuno di noi, siamo piu' portati a vedere i difetti degli altri invece dei nostro :)

Film #Alla ricerca della felicita'

Tanti anni fa, ho visto il seguente film. (che mi e' rimasto impresso, soprattutto per il finale)

https://www.wereporter.it/la-ricerca-della-felicita-5-curiosita-sul-film-con-will-smith-ispirato-a-una-storia-vera/

Ho un ricordo vago se non che, il protagonista, passa da una quantita', veramente ampia, di traversie (per un veramente lungo tempo)


Il finale, per chi ha visto il film, ha un "dulcis in fundo"
Da tale finale si puo' dedurre che, "leggendo" tra le righe:

"... piu' lunga e' la salita, in termini di KM e termini temporali ( e conseguenti traversie), maggiore la sofferenza e le difficolta' affrontate e, maggiore saranno, le soddisfazioni, se e quando il percorso iniziera', pian piano, ad addolcirsi e poi, a tramutarsi, prima in pianura e poi, in "maestosa" discesa..."